SICILIA

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Da non molti anni l’interesse degli studiosi si va concentrando sui relitti di epoca contemporanea: navi, aerei, sommergibili dell’ultima guerra mondiale, in passato trascurati a favore di quelli archeologici in senso stretto. Quasi tutti questi beni sono ormai pezzi unici nel cui ambito si è sviluppata un’intensa vita floristica e faunistica, che va tutelata in uno con la loro rilevanza culturale. Tali siti sono già meta di un turismo subacqueo sempre più orientato verso immersioni a carattere ricreativo-culturale, anche a grandi profondità. La Soprintendenza del Mare, a partire dalla sua costituzione nel 2004 nell’ambito del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, ha potenziato studi e ricerche nel settore. L' Unità Operativa VIII, in sinergia con l’Unità Operativa VI, ha in corso un censimento che attualmente conta oltre ottocento relitti di età postmedioevale giacenti sui fondali dei mari siciliani e del Mediterraneo meridionale. Ciò in stretto collegamento con specialisti dell’Istituto Idrografico della Marina, con studiosi ed esperti del settore, con gli Uffici e i Nuclei Subacquei della Guardia Costiera, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Un importante contributo viene fornito anche dai Diving Center, che sempre più stanno acquisendo consapevolezza sul rilievo che tale patrimonio culturale riveste anche dal punto di vista economico, per lo sviluppo turistico ad esso connesso. L’ambito dei beni sommersi di età contemporanea si pone in continuità con il patrimonio subacqueo dell’isola di età moderna, già oggetto di attenzione precedentemente. Non è superfluo notare che la tutela della fattispecie delle cose subacquee di interesse storico-artistico e/o etno-antropologico, e cioè di quei beni culturali subacquei la cui realizzazione si collochi temporalmente in periodo moderno e/o contemporaneo, sino a cinquanta anni addietro, non è frutto di una norma recente, poiché ricompresa già nelle prime leggi di tutela dei beni culturali. Non vi è dubbio, comunque, che certi aspetti solo da poco sono stati contemplati e/o attenzionati. Per la tutela di siti subacquei di interesse storico di età moderna e contemporanea delle acque siciliane, su richiesta dell'U.O.VIII del Servizio Soprintendenza Beni culturali e ambientali del Mare, vengono predisposte delle ordinanze di regolamentazione emesse dalle Capitanerie di Porto. Scopo dei provvedimenti, oltre alla salvaguardia dei beni culturali sommersi e del contesto, è la loro valorizzazione attraverso una fruizione compatibile che consenta, altresì, con il concorso degli operatori del settore e delle associazioni, un monitoraggio dei siti nel tempo. Non tutte le ordinanze, comunque, prevedono la possibilità di fruizione.
 


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