Nel Golfo di Bomba (Tobruk)….

Nel Golfo di Bomba (Tobruk)….

L' Iride era uno dei sommergibili Italiani che furono modificati per operare come base per le operazioni degli incursori: poteva trasportare fino a tre Siluri a Lenta Corsa ("maiali")

Nell'Agosto 1940, l' Iride salpò dalla sua base a La Spezia diretto al Golfo di Bomba presso Tobruk, per tentare il forzamento del porto di Alessandria.. La data dell'attacco era stata fissata per il 26 Agosto.

Ma il 22 Agosto, un aeroplano da ricognizione Britannico localizzò l' Iride alla fonda nel Golfo di Bomba, ed alcune ore più tardi tre aerosiluranti Britannici Fairey Swordfish della portaerei HMS Eagle attaccarono il sommergibile: l' Iride fu colpito da due siluri. Lo scafo fu spezato in due tronconi, che rapidamente affondarono ad una profondità di -18m. Nove uomini dell'equipaggio rimasero intrappolati nello scafo.

Questo fu l'episodio, e qui comincia la Storia.

I sommozzatori Italiani, allenati ed attrezzati per operazioni segrete, lavorarono per tutta la notte sul relitto per salvare i marinai intrappolati nello scafo: essi raggiunsero i sommergibilisti in pericolo e li portarono in superficie, talvolta cedendo ai marinai i loro stessi respiratori: sette uomini furono così estratti dallo scafo, ma due di loro morirono più tardi per la decompressione.

I nomi dei coraggiosi sommozzatori erano: Tenente Gino Birindelli and Secondo Capo Palombaro Damos Paccagnini; Tenente Alberto Franzini e Sergente Palombaro Giovanni Lazzaroni; Capitano Teseo Tesei (sopra) e Sergente Palombaro Alcide Pedretti; Capitano Elios Toschi e Capo Palombaro Enrico Lazzari; Sottotenente Luigi Durand de la Penne (sotto); Palombaro Gobbi.

Erano giovani sommozzatori: nei mesi successivi la maggior parte di loro morì o fu fatta prigioniera in azioni pericolose: Luigi Durand de la Penne affondò la corazzata Britannica HMS Valiant nel porto di Alessandria d'Egitto nel 1941.
Tutti loro sono famosi, e più che famosi, tra i marinai ed i sommozzatori Italiani.

L' Iride fu in seguito smantellato dagli Italiani con cariche di profondità, ma i resti dello scafo sono ancora a -18 m, sul fondale sabbioso del Golfo di Bomba.

Fonte: testi e imagini tratti da  abyssoblu.com


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