Il Vapore .....

Il piroscafo Santa Lucia , era l'unico collegamento tra la terra ferma e le isole dell'arcipelago Pontino, il collegamento era effettuato tre volte la settimana, con partenza da Gaeta, Ponza, Ventotene, Gaeta.Il " Vapore " come veniva chiamato dagli isolani era adibito al trasporto, oltre, a generi di prima necessità, passeggeri, e posta. Il Comandante Cosimo Simeone, ormai conosceva perfettamente la rotta da seguire, , Conosceva, le persone, e quando arrivava nel porto era una festa per tutti, fungeva da cordone ombelicale.Durante la guerra fu requisito dalla Regia Marina Militare, fu cambiata la colorazione da nero e bianco in grigio militare, fu installato a prua un cannoncino e fu assegnato come vedetta antisommergibile, ma tutto sommato quel " Vapore non faceva paura a nessuno , il suo cannoncino, non sparò un solo colpo, quello che era importante , assicurare il servizio.Gli eventi della storia portarono già il 23 luglio 1943, a subire il primo attacco alleato con raffiche di mitragliatrice da aerei, fortunatamente senza conseguenze. Il giorno successivo il 24 luglio, il Capitano, indugiò sulla partenza, la rotta tra Ponza e Ventotene, era diventato un corridoio di aerei militari alleati, decise e partì con qualche ora di ritardo, doveva assicurare il collegamento. Imbarcò circa un centinaio di passeggeri, formati da gruppi di intere famiglie,sposi novelli, e numerosi militari in congedo famigliare, era consentito questo tipo di congedo per aiutare i genitori nei raccolti. Il " Vapore " salpa le ancore e fa rotta su Ventotene, dopo due ore di navigazione è in vista della costa di Ventotene, ma ad un miglio e quattrocento metri, succede la disgrazia,alle 10,08 un gruppo di bombardieri alleati del tipo Beafighter bimotori  passa sopra la piccola nave, il Comandante Cosimo Simeone, urlando ordina a TUTTI, equipaggio e passeggeri di andare a nascondesi sotto coperta,  forse l'ultimo della formazione, a ancora a disposizione una bomba, la sgancia e.......colpisce al centro la nave, che si spacca in due,  ed affonda rapidamente senza che le persone nella nave abbiano il tempo di mettersi in salvo. Tutto è durato non più di sei minuti.

Il " Vapore " è scomparso in fondo al mare., portando con se 65 persone e 5 sopravvissuti. Inizialmente il Comandante Cosimo Simeone sembra essere illeso,ma  durante il frenetico trasporto verso l'infermeria, muore, la violenta esplosione a devastato l'interno del suo corpo. La gente che si trovava sul molo in attesa di imbarcarsi assiste alla scena senza poter muovere un dito, rimane attonita, scene di disperazione, e si chiede perché un tale  accanimento su un piccolo piroscafo innocuo. Si salvarono dalla sciagura soltanto cinque persone (fonti successive rintracciate)Il fatto sconvolse gli abitanti delle isole, che a distanza di anni ancora oggi si commemora il 24 luglio i defunti del "Santa Lucia".

La nave si trova a circa un miglio e mezzo dalla costa a nord ovest di punta Eolo, poggia su un fondale sabbioso.
Osservando lo scafo a prima vista non si notano le classiche sovrastrutture tipiche di una nave, risulta rovesciata e spezzata in due, meglio in tre tronconi, la parte poppiera a 39 metri, scendendo arriviamo nella parte centrale dove il siluro a colpito la fiancata della nave, troviamo soltanto un ammasso di lamiere contorte , oltre a resti sparsi nelle immediate vicinanze, proseguendo troveremo il troncone di prua a 40, 46 metri.
La seconda Immersione, è normalmente riservata alla penetrazione, sempre con le dovute cautele, dalle fratture esistenti dei tronconi.
Troveremo ancora diversi oggetti tra le lamiere, certamente appartenuti ai passeggeri, e vorrei ricordare, di lasciare tutto come si trova senza asportare nulla, in modo tale che altri sub possano vedere, e ricordarsi di avere rispetto nella visita, in fondo è una tomba.
Nella parte esterna possiamo osservare la grande elica semiaffondata, ben visibile una pala, le ancore ancora al loro posto negli occhi di cubia.
Poco distante dal corpo del relitto si può ammirare la caldaia, " scaraventata " dalla devastazione provocata dal siluro, poiché si trovava proprio nella posizione centrale della nave. La caldaia è stata ritrovata di recente dopo attenta e minuziosa ricerca.

Esperienza: Intermediate-advanced
Profondità massima: 46.00 mt.
Profondità media: 40.00 mt.
Visibilità: Buona
Corrente: Leggera
Accesso: Barca 45 min.Fonte: testi e immagini tratti da  divemania.it
 


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