All'isola di Le Planier .....
L'allarme "Mayday - Mayday - Maydey - Chauen" venne raccolto il 21 Febbraio 1970 alle 22.30 circa dal Capitano Cabriel, comandante del rimorchiatore Provencal XV , che fece immediatamente rotta verso il luogo dell'incidente, arrivandointorno alla mezzanotte all'altezza dell'isola-faro di Le Planier, nella zona in cui si trovava il cargo incagliato. Il mercantile marocchino chauen stazza 1550 tonnellate e, proveniente da Casablanca, era diretto a Marsiglia, sotto il comando del Capitano M.Freton. Abordo si trovavano 30 uomini di equipaggio; il caricocostituito da 640 tonnellate di arance.
L'acqua intorno all'Isola di Le Planier è incredibilmente limpida, tanto che i subacquei possono ammirare il relitto, o almeno buona parte di esso, già dall'alto. A causa della posizione inclinata che il relitto ha assunto, tuttu gli oggetti e le strutture che si trovano all'interno dei saloni, delle cabine e delle stive si sono spostati, andando ad occupare gli angolipiù fondi; il subacqueo penetrando nel relitto, si troverà cosi a nuotare in ampi spazi completamente vuoti e potrà osservare gli oggetti più disparati, quali lavandini e sanitari, disposti sulle pareti come se fossero stati installati verticalmente.
E' indispensabile, durante l'immersione disporre di una buona torcia per non farsi sorprendere da qualche oggetto nascontonell'oscurità. Una efficace illuminazione è di vitale importanza anche quando si esplora la sala macchine: qui infatti vi sono numerosi cavi che pendono insidiosi dalle pareti.
L'immersione sulla Chauen è piuttosto semplice ed è quindi adatta a subacquei con ogni grado di esperienza; inoltre, grazie alla profonditàpiuttosto modesta, è possibile ispezionare comodamente il relitto dalla prua alla poppa in una sola immersione.
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