7 miglia dalla costa, a Nord delle isole Brioni, costa occidentale dell'Istria (Croazia).

 7 miglia dalla costa, a Nord delle isole Brioni, costa occidentale dell'Istria (Croazia).

Società Armatrice: Lloyd Austriaco
Cantiere navale di costruzione: Gourlay Bros. & Co. di Dundee, Scozia. Consegnata al Lloyd nel 1908.
Caratteristiche: piroscafo di piccolo cabotaggio. Scafo in acciaio. Stazza lorda 2069 ton, stazza netta 861 ton.
Lunghezza: 82 metri.
Larghezza: 11,9 metri.
Propulsione: 4 caldaie a 3 forni a tiraggio forzato, sistema Mowden. 5 mila cavalli di potenza ad una velocità di 16,5 nodi.
Misure di salvataggio: 8 scialuppe da 30 posti per una capacità complessiva superiore ai 62 metri cubi imposti per legge. 204 mezzi costituiti da cuscini di capoc. 13 salvagenti circolari 166 cinture di salvataggio 1 boa salvagente.
Mezzi di salvataggio: scialuppa 8 funzionante scialuppa 7 capovolta in mare scialuppa 4 trascinata a fondo dalla nave
Dedica: La nave era dedicata al barone Paolo de Gautsch de Frankerthurm, presidente del governo e del consiglio imperiale del parlamento viennese alla fine dell'800.
Descrizione della nave: ponte di passeggio sopra i tre ponti. Ponte di comando riparato da vetri e con funzione di cabina di pilotaggio.
Le cabine di seconda classe, da 2,3,4,6 letti, erano a poppa, come le sale di ritrovo e la Le cabine di prima classe (45 da 1 o 2 posti letto) erano nella parte centrale. Il ponte di passeggio all'estremità aveva pannelli di vetro. L'illuminazione era elettrica e il riscaldamento a vapore.
Equipaggio:
Nostromo: Paolo Pagliaga  Capitano: Paolo Winter  Ufficiale di guardia: Giuseppe Tenze  Secondo capitano: Giuseppe Lupis.
Affondamento:
Data: giovedì 13 agosto 1914 ore 14.45 condizioni del tempo: bello, sole splendente, caldo. Luogo dell'affondamento: 7 miglia dalla costa, a Nord delle isole Brioni, costa occidentale dell'Istria (Croazia). La nave era per ¾ di miglio all'interno dell'area minata a difesa del porto di Rovigno. La nave urtò uno degli ordigni galleggianti a pelo d'acqua.
Tempo di affondamento: 7 minuti.
Causa dell'affondamento: Una mina, ma all'inizio venne taciuta la causa del naufragio: la censura impedì ai cronisti di scrivere ciò che tutti sapevano, cioè che il piroscafo aveva toccato una mina austriaca. La causa fu imputata ad un improvviso gorgo.
Modalità di affondamento: La nave si inclinò a sinistra e affondò di poppa. Quando fu completamente sommersa si raddrizzò e si immerse completamente.
Computo ufficiale: 246 passeggeri + 64 persone di equipaggio
Morti: 130, soprattutto donne e bambini, recuperati 30 corpi
Superstiti: 190 persone.
Nazionalità passeggeri: italiani, austriaci, sloveni, alcuni indiani. Si trattava di famiglie intere che lasciavano i centri di villeggiatura della costa dalmata diventati poco sicuri a causa del vicino conflitto, di profughi della Bosnia-Erzegovina, di militari richiamati. Quantità di nafta al momento del disastro: 30 ton.
Prima immersione: pochi giorni dopo l'affondamento venne fatta la prima immersione sulla nave ma il palombaro morì perché la manichetta dell'aria si impigliò nelle lamiere e si tagliò.
Immersioni successive: 15/07/58 seconda immersione sulla nave. Poi non ci furono altre immersioni fino a quando il relitto non fu ritrovato nel 1990 da un sub croato, Sinisha Nadi.
Caratteristiche dell'immersione:
Il relitto poggia su un fondo sabbioso, a 40 metri, in assetto di navigazione. La chiglia è sepolta nella sabbia fino alla linea di galleggiamento, per cui non si vede la falla creata dalla mina.
Un fumaiolo è precipitato verso prua, l'altro è collassato tutto intero obliquo nella nave fino alle caldaie.
Un albero giace a prua, l'altro è sulla sabbia.

Fonte testi e immagini tratte da: adc.altervista.org/baron


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