A Est di Kelibia…..

A Est di Kelibia…..

L' Alberto di Giussano era un incrociatore leggero Italiano della Classe Condottieri, tipo di Giussano.
L' artiglieria principale comprendeva otto cannoni da 152mm.
In questa Classe, la potenza delle macchine era straordinaria (95000hp), ma lo spessore della corazza e la protezione subacquea furono sacrificate all' elevata velocità (37 nodi): tutti gli incrociatori di questa Classe furono affondati da siluri.

Nel 1941, la situazione delle Forze Italiane in Africa Settentrionale era molto difficile.
Nel Dicembre divenne drammatica, e la Regia Marina fu costretta ad usare navi da guerra per trasportare materiali strategici, provviste e munizioni dall' Italia alla Libia.

Il 7 Dicembre, l' incrociatore Italiano Cadorna consegnò un carico di benzina a Bengasi (Libia).
Il 12 Dicembre, l' Alberigo da Barbiano ed il gemello Alberto di Giussano salparono da Palermo diretti a Tripoli (Libia) con un carico di più di 1000 tonnellate di carburante.
 Ma i Servizi Segreti Britannici decrittarono i messaggi Italiani, e i cacciatorpediniere Alleati HMS Sikh, HMS Legion, HMS Maori e HNMS Isaac Sweers furono mandati ad intercettare gli incrociatori Italiani: seguendo le indicazioni dei Servizi Segreti, nella notte del 14 Dicembre i cacciatorpediniere localizzarono e silurarono gli Incrociatori, al largo della costa ad Est di Kelibia (Tunisia): un terribile incendio devastò l' Alberigo da Barbiano e l' Alberto di Giussano, ed entrambi affondarono in pochi minuti. La torpediniera Italiana Cigno, insieme ad alcune motosiluranti, salvò più di 500 marinai, alcuni altri riuscirono a raggingere la costa a nuoto, ma più di 900 Italiani morirono, ed insieme a loro il Comandante della formazione, Ammiraglio Toscano.

Fonte: testi e immagini tratti da  abyssoblu.com


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