A 9 miglia da Jesolo
Il Republic P-47 "Thunderbolt" all' epoca della sua costruzione (1941) era considerato il più pesante e grosso caccia monoposto in circolazione. Nel 1944 si arrivò, in seguito a numerose modifiche, ad un modello di P-47 con elevate caratteristiche di velocità e manovrabilità. "Una bottiglia con ali ed elica" è la definizione datagli da un pilota e in effetti a prima vista non si direbbe che il P-47 sia diventato uno dei più lodati aerei degli alleati. Aveva molti punti di forza ed in combattimento si rivelò molto agile e veloce. Era anche un ottimo cacciabombardiere in quanto la sua robusta cellula gli permetteva di portare un buon carico di bombe.
Si distingueva anche per la potenza di fuoco. Infatti la versione "D" comprendeva 3 cannoni per ala da 0,303 pollici e 10 razzi HVAR aria-aria o aria-terra.
Inoltre, prima di essere sostituito col P-51, il Thunderbolt affiancava in maniera eccellente i bombardieri B-17 nonostante la sua non elevata autonomia.
Caratteristiche:
Apertura Alare: 13,45 mt
Lunghezza: 11,88 mt
Altezza: 4,67 mt
Velocità massima: 433 miglia/h
Autonomia: 1100 miglia con serbatoi sub-alari
Motore: Pratt & Whitney R-2800 da 2300 CV
Storia e immersione:
Il Republic P-47 "Thunderbolt" è affondato durante la seconda guerra mondiale (più precisamente nel 1945) probabilmente colpito in battaglia.
Si trova indicativamente a nove miglia e mezzo fronte Jesolo Lido alla profondità di ventuno metri.
Risulta appropriato il termine indicativo in quanto spesso viene erroneamente "catturato" dalle reti da pesca e spostato di centinaia di metri.
Infatti, di tutte le sei volte che l' abbiamo cercato, solo tre in siamo riusciti a rintracciarlo rimanendo comunque per mezze ore incollati all' ecoscandaglio senza sapere se era ancora li.
Individuato nel 1995, è stato parzialmente demolito ed alcune parti portate in un museo come reperto storico della guerra.
La sagoma è comunque tutt'oggi perfettamente riconoscibile e, oltre a questa, si distinguono perfettamente il sedile ed il quadro comandi.
La sua superficie non presenta particolari sporgenze, lamiere o altro che possano causare problemi.
E' facile incontrare vari pesci che si proteggono attorno al relitto ed è immancabile la visita di cortesia al "guardiano" dell'aereo: un grosso grongo che ha fatto della bocca del tubo di scappamento anteriore l'entrata della sua tana.
In definitiva l' immersione è gradevole e di bassissima difficoltà, quindi è consigliata a tutti i sub, anche meno esperti.
Fonte testi e immagini tratti da: adc.altervista.org/p47
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